Proposte concrete per far riaprire la Cilentana e mettere in sicurezza l’intero sistema viario cilentano. Sono quelle presentate dai primi cittadini dell’area protetta che si sono incontrati questa mattina a Velina di Castelnuovo Cilento per fare il punto sulla grave situazione che si è venuta a creare con la chiusura della strada provinciale 430 e di un sistema viario ormai al collasso.
In un documento i sindaci hanno chiesto innanzitutto che la “…competenza della strada veicolare più importante per il Cilento passi dalla Provincia all’Anas. Inoltre la Provincia in breve tempo deve presentare e rendere edotti tutti sulle criticità presenti sul sistema viario di sua competenza andando a stilare una graduatoria di interventi, quantificando gli stessi. Infine mettere in atto una serie di proteste come quella del non pagamento del Tributo per l’esercizio delle funzioni ambientali che viene versato dai Comuni alla Provincia così da poter impiegare quei fondi per il risanamento delle vie di comunicazione”.
Nel corso della riunione, che poi proseguirà venerdì alle ore 10.00 presso la Comunità Montana Gelbison e Cervati a Vallo della Lucania dove verrà messo a punto il grande corteo di protesta che si snoderà il prossimo 4 febbraio a Salerno, è arrivata la notizia che è stata pubblicata la delibera da oggi esecutiva per “…un finanziamento di circa 28 milioni di euro per mettere in sicurezza e adeguare le strade provinciali che insistono nel Cilento e che negli ultimi giorni sono state interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico. Nel quadro degli interventi, annunciati dall’assessore regionale alla Protezione Civile Edoardo Cosenza rientra pure la sp430: nonostante le rassicurazioni però i sindaci non abbassano la guardia.
